27 gennaio 2008

intercettazione del 24/1/08

- Pronto
- Pronto, Signor Romano?
- Sì?
- Sono io.
- Ah, Signor Pokoto! Buonasera. Come sta?
- Io bene, lei invece?
- Potevo stare meglio...
- Insomma, non mi posso allontanare un attimo dall'Italia che mi fa cadere il Governo?
- Eh sì, mi dispiace... Non sono riuscito a fare di meglio
- E che si aspettava da Clemente! Gliel'avevo detto io...
- Sì lo so, ma io mi fidavo stavolta
- Eh lei crede troppo nelle persone... Lei è troppo buono, non è fatto per la politica
- Infatti adesso basta, voglio godermi la pensione e rilassarmi insegnando. Oppure vengo a Bruxelles, là mi vogliono tanto bene...
- Sì sì, lo so, qui parlano tutti bene di lei... Sù, non si deprima, stia sù. Chi non la vuole non la merita! Adesso cosa pensa che succederà?
- Torna Berlusca e ci divertiamo di nuovo un po'. Oppure Walter riesce a tenercelo lontano, ma la vedo dura...
- Pazienza Romano, pazienza. Male che va, se l'Italia farà più schifo di così ce ne veniamo a vivere qui, in Europa; che dice?
- Con molto piacere! Ma la pasta ce la portiamo dall'Italia, visto che lì a Bruxelles la Barilla costa 1,70 al pacco
- Vero, però le zucchine stanno a 1,49 al chilo. Romano, lei è stato fregato su questo, sulle zucchine, perché in Italia il prezzo è salito troppo e la gente dopo il 27 del mese non poteva comprare più le zucchine...
- Eh sì, ora lo so. Ma allora io ero convinto che eliminando il costo di ricarica ai cellulari la gente avrebbe potuto comprare le zucchine con quei soldi risparmiati
- E invece ha fatto male i suoi conti... Mi tolga un'ultima curiosità Romano: perché di nuovo non avete fatto la legge sul conflitto di interessi e la riforma del sistema televisivo?
- Berlusconi mi ha promesso che non avrebbe più abusato dei suoi mezzi di comunicazione e che avrebbe rinunciato a tutte le sue aziende
- Lei è una persona troppo buona Romano, non è fatto per la politica... Vada a dormire ora, immagino sia molto stanco
- Sì, sto cadendo in piedi. Grazie per la telefonata Signor Pokoto
- Si figuri. Mi saluti Flavia.
- Non mancherò. Lei quando lo incontra mi saluti José Manuel
- Certamente, lo vedo ogni giorno al Berlaymont, mi domanda sempre di lei
- Sì, è una brava persona anche lui. Buonanotte allora
- Buonanotte Romano.

21 gennaio 2008

Scoglionato!

Periodo nero, esami alle porte, stress galoppante, dalla tv nessuna buona notizia...
...mi viene in mente una canzone che quando sto giù mi tira un pò su!


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Si! Ora ti sentirai meglio!

"Scoglionato": la nuova hit della Casa!

15 gennaio 2008

Eppur si muove?

15/01/2008
Questa è una delle immagini aggiornate provenienti direttamente dal satellite della Casa Orca.
Finalmente coloro che appoggiavano il Sistema Tolemaico possono dire la loro senza vergognarsi e prendersi una rivincita, a questo punto meritata!


"Io Galileo, fìg.lo del q. Vinc.o Galileo di Fiorenza, dell'età mia d'anni 70, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Emin.mi e Rev.mi Cardinali, in tutta la Republica Cristiana contro l'eretica pravità generali Inquisitori; avendo davanti gl'occhi miei li sacrosanti Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l'aiuto di Dio crederò per l'avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna la S.a Cattolica e Apostolica Chiesa. Ma perché da questo S. Off.o, per aver io, dopo d'essermi stato con precetto dall'istesso giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opinione che il sole sia centro del mondo e che non si muova e che la terra non sia centro del mondo e che si muova, e che non potessi tenere, difendere ne insegnare in qualsivoglia modo, ne in voce ne in scritto, la detta falsa dottrina, e dopo d'essermi notificato che detta dottrina è contraria alla Sacra Scrittura, scritto e dato alle stampe un libro nel quale tratto l'istessa dottrina già dannata e apporto ragioni con molta efficacia a favor di essa, senza apportar alcuna soluzione, sono stato giudicato veementemente sospetto d'eresia, cioè d'aver tenuto e creduto che il sole sia centro del mondo e imobile e che la terra non sia centro e che si muova; Pertanto volendo io levar dalla mente delle Eminenze V.re e d'ogni fedel Cristiano questa veemente sospizione, giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede non fìnta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie, e generalmente ogni e qualunque altro errore, eresia e setta contraria alla S.ta Chiesa; e giuro che per l'avvenire non dirò mai più ne asserirò, in voce o in scritto, cose tali per le quali si possa aver di me simil sospizione; ma se conoscerò alcun eretico o che sia sospetto d'eresia lo denonziarò a questo S. Offizio, o vero all'Inquisitore o Ordinario del luogo, dove mi trovarò.

Giuro anco e prometto d'adempire e osservare intieramente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo S. Off.o imposte; e contravenendo ad alcuna delle dette mie promesse e giuramenti, il che Dio non voglia, mi sottometto a tutte le pene e castighi che sono da' sacri canoni e altre constituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate.

Così Dio m'aiuti e questi suoi santi Vangeli, che tocco con le proprie mani.

Io Galileo Galilei sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione e recitatala di parola in parola, in Roma, nel convento della Minerva, questo dì 22 giugno 1633.

Io, Galileo Galilei ho abiurato come di sopra, mano propria"

Galileo Galilei,
abiura letta inginocchiato davanti ai cardinali inquisitori
22 giugno 1633