28 novembre 2008

Quando i morti vengono a galla

La CasaOrca è a conoscenza di storie che voi umani...

Il luogo.
Siamo a Roma, quartiere S.Lorenzo, più precisamente al Cimitero Monumentale del Verano: patrimonio storico artistico dal valore inestimabile, dimora di decine di personaggi illustri oramai passati a miglior vita!

Il fatto.
Si stanno facendo studi che dimostrerebbero che la creazione del muro di contenimento della parte est del Cimitero, in prossimità della tangenziale e della linea ferroviaria, hanno portato col tempo all'innalzamento della falda freatica all'interno del parco del Verano e di tutto il circondario della Tiburtina antica verso San Lorenzo.
Infatti il muro di cinta è formato da una paratia di calcestruzzo armato, che non essendo opportunamente drenato si trasforma in una vera e propria diga per l'acqua piovana, facendo innalzare il livello di falda.

Il macabro.
Nel Verano ci sono delle tombe tumulate fino ad una profondità di 5 metri e nella Capitale le recenti ed abbondanti precipitazioni hanno fatto innalzare di molto il livello statico della falda acquifera.
Ergo, le bare che si trovano al di sotto dei 4 metri dal piano di campagna risultano galleggiare.


La notizia probabilmente rimarrà sepolta, anzi sommersa, almeno fino a quando i nostri cari defunti si risveglieranno e si metteranno a correre, anzi a nuotare, verso qualche agenzia di stampa.

LEGGETE... COMMENTATE... DIFFONDETE!


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19 novembre 2008

una Serata Anomala

Ieri, martedi 18 novembre 2008, una "Serata Anomala"!

una serata AnomalaAlla Città Universitaria di Roma in quindicimila abbiamo assistito ad un evento senza paragoni, qualcuno l'ha rinominata una "woodstock degli universitari", ma non esageriamo, un concerto completamente frutto di volontari, dagli artisti al service, dall'organizzazione al servizio d'ordine, il tutto organizzato in qualche giorno.

Dalle 20 alle 4 di mattina si sono susseguiti sul palco una trentina di artisti che hanno recitato e cantato per appoggiare le cause dell'Onda Anomala.

Le parole dei portavoce del Movimento hanno riportato i report dell'autoriforma universitaria stilati dopo l'assemblea nazionale dello scorso fine settimana.
La musica da Cristicchi fino agli Afterhours passando per Silvestri, ha scaldato per 8 ore consecutive una serata gelida, ovviamente solo dal punto di vista climatico.
Gli interventi di artisti come Ascanio Celestini, Dario Vergassola, Remo Remotti hanno colpito con il loro sarcasmo pungente.
Andrea Rivera, mattatore della serata, ha riunito il tutto sottolineando l'aria serena e piena di vita di questo movimento, fatto di Universitari, Ricercatori, Docenti, Professori, Maestri, Genitori e loro figli, forti di una voglia di cambiamento per un Paese che deve tornare ad essere un Paese normale.

La Casa Orca è in Onda!






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02 novembre 2008

SuperGiovane

Sfreccia, impenna, esclama porco dito, io rimango abbrustolito dalle fiamme espulse dalla petomarmitta: motociclo o motocarrozzetta, sgomma inchioda va a manetta, fa cagare addosso i matusa e il governo.

Lui le stordisce con le fiale puzzolenti, poi li subissa di cingomma nei capelli e li finisce sputazzando il riso colla penna Bic.

Mi piace quel ragazzo! Perchè? Sto diventando forse ricchione?
Ma ditemi in sostanza se c'è qualcuno che affronti il governo e i matusa con grinta e simpatica verve come quel matto di SuperGiovane.

Subdolo il governo si avvicina travestito da piscina traboccante di analcolico Biondo. Il giovane si tuffa nella vasca come un vero Giamburrasca, ma a contatto con il liquido esclama "Ma vaffancuore questo è il terribile analcolico Moro. Aiuto SuperGiovane!"

Scatta SuperGiovane e derapa soccorrendo il Catopel, il Canopeta, il Capotel, il Catop, Catoblepa Catoblepa.
SuperGiovane derapa soccorrendo il Catoblepa, che purtroppo sta tirando le cuoia. "Addio Supergiovane. Per me ormai è finita" "No!" "L'analcolico moro è entrato in circolo" "Non dire così amico Catoblepa. Ecco, prendi questo!" "No, ma... cosa...?" "Ah" "Ah" "Sss" "Ah h h " "Ah... Catoblepa?! Catoblepa. No. Assassini. No. Governo bastardo."

Catoblepa Catoblepa, io ti dono le mie Tepa per il viaggio che conduce all'aldilà. Catoblepa, Catoblepa, Catoblepa, Catoblepa. Catoblepa, tu mio amico morto, io vendicherotti, tu.
E SuperGiovane dà fuoco a uno spinello col quale affumica il governo, che, all'istante, passa all'uso di eroina e muore pieno di overdose.

Mi piace quel ragazzo! Perchè? Sto diventando forse ricchione?
Ma ditemi in sostanza se c'è qualcuno che affronti il governo e i matusa con grinta e simpatica verve come quel matto di SuperGiovane.

In un tripudio di miccette il governo esplode e i suoi brandelli in cielo compongono la scritta ZIO CANTANTE, che sta a significare lo scorno dei matusa mentre i giovani limonano felici esaminando giornali tipo Lando, che ritornano alla luce dopo un'era di arbitrario oscuramento, grazie al provvido intervento che operò quel sacramento di SuperGiovane.
SuperGiovane, SuperGiovane salva il giovane, libera la giovane.
Super, Super, SuperGiovane.

Cantiamo insieme la nostra gratitudine
gratitudine
a questo raro esempio di
rettitudine
perche' siamo una
moltitudine
Super
super
super
super
SuperGiovane.

E ora cantiamo la nostra
longitudine
latitudine
latitudine
Cosa c'e' nel mare?
La torpedine
Cosa c'è in Friuli?
Trieste ed Udine
Bravi
Grazie
Prego
Bravo
Grazie
Tenchius
Tenchius
Fenchius
Fenchius
Tenchius supermuch!

E non è finita: per festeggiare, offro cocacola con l'aspirina a tutti
Yeah
E fra dieci minuti voglio vedervi tutti in acido
Yeah

E ricordatevi: ovunque ci sia un giovane in difficoltà ovunque ci siano persone, cose, animali, città , fiumi, fiori, governi, marche di automobili che cerchino di limitare la vostra gioventù, la ci sarà lui con le sue miccette sempre accese.
Perchè Supergiovane è allegria più, Bulgaria più, sciatalgia più più più.

Fave, fave, fave fuca.

E' allegria, è simpatia, è sciatalgia.

Siamo forse secchioni?
No
Siamo forse matusa?
No
Siamo forse governi?
No
Siamo forse checchineris?
No
Siamo forse bulicci?
No
Iarrusi? Buhi? Puppi? Posapiano? Orecchioni? Mangiatori di fave? Orrendi? Rammedati? Giuìsci? Meiùsi? Magutti? Fendèri? Finestrati? Oietti? Samanettati? Rautìti? Semeiùti? Aperitavìti?
No
Aperitivi?
Si

(SuperGiovane, Elio e le Storie Tese)

OndaAnomala
(messaggio subliminale)

31 ottobre 2008

Il giorno della verità dei Fratelli d'Italia

I media forse non ne hanno parlato, ma la Casa Orca ieri era presente.
Una goccia in un onda travolgente che bloccava le città italiane.
Stavolta si fa sul serio!


Chissenefrega della solita conta, un milione e mezzo, un milione, ottocentomila o fate voi. Roma è per intera paralizzata. E' impossibile anche entrare in città. Decine di pullman sono "spiaggiati", come balene, sul Grande Raccordo e, nell'impossibilità di raggiungere il centro storico, migliaia di persone se ne vanno in processione, allegre e rumorose, là dove sono: lungo l'anello autostradale, alla Magliana. In centro, chi si è mosso da piazza della Repubblica scende dal Pincio verso piazza del Popolo che il serpente - quieto e colorato di palloncini blu e giallo e rosso - ha ancora la coda nella posta di partenza. Chi con realismo dispera di arrivarci, in piazza del Popolo, cambia strada. La protesta si frantuma e si disperde dilatandosi là dove trova spazio e strade libere da affollare. I cortei diventano tre e si muovono in direzioni diverse, gli universitari e gli studenti dei licei venuti dalla Sapienza e da molte città del Mezzogiorno se ne vanno verso Trastevere e circondano il ministero della Gelmini e le gridano: "Mariastella, arrenditi. Sei circondata!"


Quanti saranno? Importa davvero a qualcuno, se non al governo imbarazzato ("poche migliaia di persone"), avere un numero? E' il giorno della realtà, questo, quale che siano i numeri. E' il giorno della robusta e ostinatissima realtà.

È il giorno della concretezza della vita quotidiana di studenti e insegnanti, delle compromesse speranze di futuro dei più giovani e delle loro famiglie. È il giorno della tangibilità di una sdegnata rabbia per il presente che - con la voce e il corpo di centinaia di migliaia di uomini e donne, ragazze e ragazzi che nella scuola e nelle università ci vivono, ci lavorano, ci studiano, ci sperano - mette finalmente in un canto, per un'intera mattinata, le formule vuote e le verità rovesciate che avvelenano il discorso pubblico.

È un leit motiv: davvero conoscete la scuola, signori? Davvero la conosce il governo? Di quale scuola parlano, parlate? Di quella che ogni giorno, con i suoi ritardi e le sue eccellenze, con i suoi sacrifici e pigrizie, con i suoi piccoli sconosciuti eroismi, apre i battenti? O di quella che immaginano o lasciano immaginare per poterla schiacciare? Sono domande - spiegano in una singolare coincidenza di opinioni, studenti e professori, bidelli e maestri, sindacalisti e ricercatori - che impongono di chiamare le cose con il loro nome, finalmente.

Così, anche se negli slogan Mariastella Gelmini è protagonista e trasfigurata in santa, "Beata Ignoranza", nei colloqui, nei capannelli, nelle discussioni che si accendono qui e lì il decreto diventato ormai legge dello Stato non ha una madre, ma soltanto un padre: Giulio Tremonti.

Dice uno:
La Gelmini, di suo, avrebbe dovuto proporre un disegno, un progetto educativo, un documento da discutere, un percorso riformatore per passare dalle criticità di oggi - che ci sono e non trascurabili - a un assetto più soddisfacente nel futuro. Non lo ha fatto. La sua è una presenza muta. È una comparsa. Il primattore è l'altro, è Tremonti. Suoi sono i tagli e questa riforma - che è una falsa riforma - non è altro che tagli al personale docente, amministrativo e tecnico; risparmi per il bilancio dello Stato; riduzione dell'orario scolastico e fine del tempo pieno; tagli al Fondo di finanziamento delle università e trasformazione degli Atenei in Fondazione private. Noi abbiamo bisogno di più riforma e invece ci danno meno risorse e nessuna riforma.


È il giorno della realtà, questo. Non è il giorno dei "grembiulini", del "cinque in condotta", del maestro che da "unico" diventa per magia, per conformismo e obbedienza dei media, "prevalente". In una parola non è il giorno dei codici comunicativi e vuoti che, con sapienza, Berlusconi ha messo in campo per nasconderla e manipolarla, la realtà.

L'"avviso ai naviganti" del mago di Arcore puntava ad accendere il solito dispositivo, a innescare un riconoscimento identitario della società con la sua leadership, a indicare un ostacolo da rimuovere: i "fannulloni", gli "ignoranti", il "potere dei sindacati", gli "insegnanti pagati troppo per quel che fanno e danno", una scuola che è soprattutto o forse soltanto "spreco".

In una parola, un'"infezione" che minaccia la salute del Paese. La protesta contro la riforma della scuola -suggeriva il premier - compromette il diritto allo studio. Pregiudica il futuro dell'educazione che invece la riforma assicura. Le proteste danneggiano la formazione dei più operosi. Quindi, la loro stessa libertà.

Berlusconi ha voluto indicare alla sua gente - "la maggioranza silenziosa" come va dicendo la Gelmini - un terreno di conflitto, quasi una chiamata alle armi, un nuovo ambito di ostilità di un'Italia: la sua Italia, contro l'altra che non lo ama o che vuole giudicarlo senza pregiudizio per quel che fa. Non ha esitato a minacciare l'arrivo dei Reparti Celere nelle scuole e università "okkupate" perché sempre un diritto di polizia si affaccia quando lo Stato non è più in grado si garantirsi gli scopi empirici che intende raggiungere ad ogni costo.

A quanto pare, se si guarda questa piazza e queste vie, Berlusconi per una volta ha sbagliato i suoi calcoli. Clamorosamente. Per la prima volta, in questa legislatura. Come dicono lungo via Sistina, "il governo è riuscito nel miracolo di mettere insieme tutte le sigle sindacali", che solitamente intrattengono tra di loro i rapporti che il cane ha con il gatto.

Ha consentito a un'intera generazione, distratta, disillusa, spettatore passivo distante dal luogo comune, di scoprire che la politica non è appartenenza a un partito o a un gruppo, a una fazione o a un'ideologia, ma che è politica soltanto la volontà di opporsi e resistere a un progetto di ordine sociale che esplicitamente rinuncia a una concezione dello Stato garante legale dell'eguaglianza per disegnare esclusioni e differenze, creare privilegi e divisioni.

Non c'è chi in questo corteo, che ora affolla piazza del Popolo e via Ripetta e via del Babuino fino a piazza Augusto Imperatore e piazza di Spagna, non abbia letto il decreto e toccato con mano che "i grembiulini" sono soltanto polvere negli occhi che acceca. Lo studente universitario ti spiega pignolissimo come il Fondo di finanziamento ordinario delle università viene progressivamente ridotto di 63,5 milioni per il 2009, di 190 milioni per il 2010, di 316 milioni nel 2011, di 417 milioni per il 2012 e di 455 a partire dal 2013, un risultato che si otterrà vietando di assumere personale oltre il 20 per cento dei pensionamenti dell'anno precedente. Una morta lenta che ucciderà tutti, i buoni e i cattivi senza alcun discernimento: chi ha disperso le sue risorse e chi le ha utilizzate al meglio; chi ha valorizzato il merito e chi ha inaugurato un insegnamento inutile per dare una cattedra all'amante o al figlio. Dicono: quel che non darà più lo Stato lo forniranno le Fondazioni, ma quali, ma come? Il governo non lo dice perché o non lo sa o non può dire che vuole un'università privatizzata.

È la trama della realtà che fa capolino. È il suo giorno. Per una volta, la "comunicazione" può attendere. I trucchi non funzionano. Quell'indifferenziazione tra reale e fittizio che sempre Berlusconi riesce a costruire appare sgonfia come una ruota bucata. La gente che è qui, che ancora non riesce a raggiungere piazza del Popolo, sembra che ancora riesca a distinguere ciò che accade davvero da quel che la politica e i suo cantori raccontano.

Madri di famiglia ti spiegano come cambierà concretamente la loro vita e la vita del figlio con la fine del "tempo pieno", con il "maestro unico" e l'orario settimanale di ventiquattro ore. "Che cosa è più educativo la strada, la televisione o la scuola?", chiedono.

La realtà. Ha il fiato corto Berlusconi quando si lamenta della "scandalosa capacità di mentire su cose di buonsenso" o quando nega che ci siano tagli. Qui se ne vanno in giro con nella borsa o in tasca il decreto e, sollecitati, sono pronti a squadernartelo sotto gli occhi. I docenti a tempo determinato che voleranno via come stracci saranno 87.341 in tre anni. Nel 2009/10, 42.105; 25.560 nel 2010/11; 19. 676 nel 2011/2012. Questo per gli insegnanti. Per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario sono previsti 42.500 posto in meno, il 17 per cento in meno. Come si fa a dire che non ci sono tagli?



In piazza del Popolo, un'orchestrina intona l'inno di Mameli. È bizzarro, e di certo non consueto, che prima sottovoce, poi con sempre maggiore forza e convinzione, quel canto dilaghi in ogni angolo della piazza. A pensarci meglio, non è fuori posto "Fratelli d'Italia". Anzi, quel canto appare coerente. Forse può essere addirittura il senso della giornata. Le persone che sono qui, quale che sia il loro numero, sembrano sapere che è in gioco "un'idea di Italia" a cui non vogliono rinunciare. Sanno che "la scuola pubblica, la scuola di tutti", quell'idea la custodisce. Anche con i suoi deficit.



(31 ottobre 2008)
da un articolo di Giuseppe D'Avanzo, giornalista de "La Repubblica"



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04 ottobre 2008

Magnifico!

Signore e Signori, Studentesse e Studentessi, della fu Università "La Sapienza", abbiamo un nuovo magnifico rettore!
Non vi preoccupate, abbiamo scelto il migliore che avevamo!

Il barone Frati

L'appoggio dei politici. Le cattedre. I concorsi. I fondi delle società farmaceutiche. Chi è l'uomo che governa da 16 anni la facoltà di Medicina.

I mali del Policlinico? Rosi Bindi non ha mai avuto dubbi. Nel 1999, quando esplose il caso delle infezioni in corsia all'Umberto I, la Bindi, a quel tempo ministro della Sanità, disse chiaro e tondo al Parlamento: "Ritengo che la prima causa di quello che accade sia la gestione diretta da parte dell'università".
Sono passati otto anni, quattro governi e una lunga serie di direttori generali, ma i rifiuti nei tunnel del Policlinico sono rimasti al loro posto. Come Luigi Frati, da 16 anni preside della facoltà di Medicina dell'Università la Sapienza, corresponsabile insieme alla Regione dello sfascio. Nato dal sindacato, dotato di ottime relazioni con le case farmaceutiche e con i politici, Frati dal 1990 muove i fili dei concorsi e decide i destini dei primari che governano l'attività ospedaliera del nosocomio più disastrato d'Italia. Immune a indagini e polemiche, a ogni elezione viene riconfermato con un plebiscito dai suoi colleghi.
Al Policlinico non si muove foglia che Frati non voglia.
"Tutti gli dobbiamo qualcosa", ammette un illustre cattedratico che chiede di restare anonimo: "I professori vogliono che i propri allievi possano andare in cattedra con un posto da ordinario o da associato. Frati può aiutarci a esaudire i nostri desideri. Come? Bandendo il concorso al momento giusto". Un sistema che ha accontentato molti, compresi politici e soci in affari.
Da Vincenzo Saraceni, vincitore della cattedra di Fisiatria nel 2001, proprio quando era assessore alla Salute del Lazio. A Marco Artini, socio di Frati nella Millennium Biotech, una società che si voleva lanciare nel business delle biotecnologie. La società non ha mai operato, ma Artini nel 2002 ha vinto un concorso per ricercatore nella facoltà del suo socio-preside.
Frati è nato a Siena 63 anni fa. Laurea alla Cattolica, dal 1980 professore di Patologia generale alla facoltà di Medicina della Sapienza, il suo astro sale negli anni Ottanta quando fonda la Cisl universitaria e rompe il monopolio rosso della Cgil. La sinistra democristiana gli è riconoscente, lui si lega all'allora ministro Carlo Donat Cattin e al senatore Severino Lavagnini. Ma i suoi sponsor sono nel ministero della Pubblica istruzione: il potente direttore generale Domenico Fazio e il sottosegretario (e poi ministro) Franca Falcucci. A 40 anni è già vicepresidente del Consiglio universitario nazionale, il celebre Cun che gestiva l'assegnazione dei concorsi. Un'attività nella quale si rivelerà un autentico maestro. "Ho messo in cattedra più di 200 professori", ripete sovente. E tra questi sono tantissimi gli amici che gli hanno giurato imperitura fedeltà.
Nel 1990 raccoglie i frutti della sua semina e viene eletto per la prima volta preside della facoltà di Medicina. Da quella postazione preme sulla conferenza dei presidi di tutta Italia per modificare la tabella degli insegnamenti in modo da spezzettare le materie e così moltiplicare le cattedre. In particolare aumentano i ricercatori e i patologi come Frati che, a sentire l'ex direttore generale del Policlinico Tommaso Longhi, non brilla certo per l'attenzione ai pazienti. Secondo Longhi, spesso Frati non firmava le schede di dimissioni dei malati e non si curava delle diagnosi dell'unità operativa di Oncologia nella quale è direttore.
La linea di Frati ha pagato: i medici che sono divenuti professori grazie a lui gli sono riconoscenti e lo dimostrano a ogni elezione. Così il suo incarico che avrebbe dovuto durare tre anni è ormai diventato a vita. Alla vigilia della sesta conferma, nel 2005, Frati ha tentato anche la scalata allo scranno più alto dell'università. Non è riuscito a diventare rettore, ma i suoi voti sono stati decisivi per l'elezione di Renato Guarini, che infatti lo tratta con grande rispetto. Il rettore firma gli atti di indirizzo relativi al Policlinico ma Guarini ascolta Frati prima di prendere qualsiasi decisione. Li accomuna anche un certo modo di intendere la famiglia e l'accademia. Se il rettore vanta due figli dipendenti dell'ateneo romano, Frati può contare su tre professori in casa: la moglie e i due figli. Famiglia, calcio e mare. Frati è un arcitaliano anche nelle passioni: tutti i venerdì gioca con una squadra di colleghi. Poi via verso gli amati lidi di Sabaudia, dove si gode il weekend nella villa di famiglia.
L'amore per i figli è cieco e non distingue sempre tra affetti privati e beni pubblici. Il 14 novembre del 2004, quando la sua diletta primogenita Paola è stata impalmata da Andrea Marziale, il preside Frati ha usato l'Aula grande del suo istituto all'università per la festa di nozze con 200 invitati. Buffet ricchissimo dalla porchetta ai pasticcini, catering in livrea e la troupe delle "Iene" a immortalare l'evento. Paola Frati è laureata in legge, ma è diventata professore ordinario di medicina legale alla Seconda facoltà (dove non insegna il padre). L'altro figlio di Frati, Giacomo, laureato in medicina, ha vinto invece il concorso da ricercatore nella facoltà paterna. Mentre la moglie, Luciana Rita Angeletti, ha fatto una carriera-lampo. Alla fine degli anni Ottanta era una semplice professoressa di lettere in una scuola superiore. Nel 1995 la ritroviamo nella facoltà del marito addirittura come professore ordinario di Storia della medicina.
Anche suo fratello, Pietro Ubaldo Angeletti, insegnava patologia a Perugia, la stessa facoltà dove Frati iniziò la sua ascesa universitaria. Il cognato (morto negli anni Novanta) è stata una figura importante soprattutto perché era l'amministratore della filiale italiana della multinazionale farmaceutica Merck Sharp & Dohme.
Anche Frati, nel suo ruolo di professore e ricercatore, ha molti rapporti con i produttori di medicinali. Il Forum per la formazione biomedica, del quale era rappresentante legale, riceveva ingenti finanziamenti dalle case farmaceutiche nel biennio 1993-1994, quando il luminare era membro della Cuf, Commissione unica del farmaco, quella che decideva se lo Stato doveva rimborsare pillole e supposte, decretando successi e fallimenti delle aziende. Frati entrò nella Cuf dopo Mani pulite e l'arresto del celeberrimo Duilio Poggiolini. Tutto filò liscio finché si scoprì che molti componenti della Cuf guidavano istituti di ricerca finanziati con i miliardi delle multinazionali. Il Forum, creatura di Frati, vantava un giro di affari di 2 miliardi e 300 milioni di lire nel 1993. Organizzava corsi di aggiornamento per medici e le società farmaceutiche contribuivano generosamente alle spese. "Tutto legale", si difese Frati, "i finanziamenti servivano per la formazione ed erano stati comunicati al ministero". Gli atti finirono alla Procura di Roma, ma tutto si risolse in una bolla di sapone. Oggi il Forum si è trasformato in Anm, Accademia nazionale della medicina. Frati è il presidente del comitato direttivo dove troviamo anche il direttore generale del Policlinico Ubaldo Montaguti.
L'associazione resta uno snodo importante degli affari di Frati. Su Internet si precisa che non ha fini di lucro, ma subito si aggiunge che si avvale di un'agenzia di servizi: la Forum Service. "L'espresso" è andato a curiosare alla Camera di commercio scoprendo che Frati (insieme all'Anm e ad altre quattro persone) è socio della Forum Service. Questa società ha fatturato dal 2003 al 2005 ben 8 milioni e mezzo di euro. Oltre a organizzare convegni per i medici di famiglia della Fimmg, è la casa editrice di decine di libri di professori e medici. Sono in tanti nel Palazzo a volergli bene. Quando fu messo in croce dal senatore Valentino Martelli di An per i finanziamenti delle case farmaceutiche al Forum, Frati è stato difeso dal centrosinistra. Poi, quando è stato attaccato da sinistra, a difenderlo c'era il suo collega Marco De Vincentis, candidato alle regionali con An e amico di Francesco Storace.
L'unico che ha provato a mettere un freno allo strapotere di Frati è stato Tommaso Longhi, per quattro volte direttore generale del Policlinico tra il 1994 e il 2003. Longhi ha denunciato le anomalie più scandalose del Policlinico, mettendo in fila una serie di cifre da brivido: con un numero di posti letto equivalenti a quello del Gemelli, l'Umberto I ha il doppio dei medici; i chirurghi effettuano 30 interventi l'anno a fronte di una media europea di cento; c'è un primario ogni sei pazienti e infine, a parità di studenti, tra gli anni Sessanta e il 2003 il consiglio di facoltà di Medicina si è dilatato passando da 40 a oltre 700 membri. Longhi non si è limitato a stilare statistiche, ha puntato il dito sui doppi incarichi di Frati. Il super preside si era fatto nominare direttore scientifico dell'istituto privato Neuromed in provincia di Isernia (per il quale hanno lavorato anche i figli Giacomo e Paola). Per Longhi quell'incarico era incompatibile con quello di direttore dell'unità di Oncologia del Policlinico. Revocò Frati e gli chiese indietro i compensi ricevuti. Non lo avesse mai fatto. Frati lo ha trascinato in tribunale (ottenendo la reintegra nel posto) e gli ha scatenato una guerra tale da spingerlo ad abbandonare l'incarico. A perderci non è stato solo Longhi. L'ex direttore aveva quasi completato un progetto di ristrutturazione che prevedeva l'abbattimento delle strutture fatiscenti (quelle al centro dello scandalo) e la concentrazione delle sale operatorie disperse nei mille padiglioni. Il progetto aveva avuto tutte le autorizzazioni. Ma non se ne è fatto niente. Perché? "Il progetto", accusa Longhi, "è stato bloccato proprio da Frati".

(12 Gennaio 2007)
Articolo di Primo Di Nicola e Marco Lillo tratto da l'Espresso.

26 settembre 2008

la Casa Orca è tornata!

Si è vero, avete ragione:
"Settembre sta per finire e dalla Casa Orca nessuna notizia".

Le vacanze sono terminate da un bel pezzo, ci avrete preso per inaffidabili, scansafatiche, ci avete dato per dispersi, o peggio, ma la Casa Orca vi assicuro che è viva ed è tutto un fermento.

Nel post di arrivederci dello scorso 11 luglio (qui) le avvisaglie c'erano:
la nuova alba è sorta, o meglio sta sorgendo!

Nuovi inquilini affollano la umile dimora, nuovi impegni occuperanno qualcuno, altri, un pò datati, si cercheranno di concludere.

Bè, sulla carta diciamo che i numeri ci sono, ora staremo a vedere se il blog riuscirà a stare al passo.

Insomma stiamo mettendo la testa a posto, ce la mettiamo tutta, promesso!

23 settembre 2008

E c'aveva ragione Hitchcock che li sterminava tutti col diserbante

Certo, questa idea delle briciole agli uccellini è sicuramente una cosa encomiabile (oddio, anche un po' manicomiabile). Però dai!

L'abitante dell'ultima stanza della CasaOrca raccoglie ogni dì le briciole dalla tavole e le mette sul davanzale della cucina, così gli uccellini vengono a mangiarle. E ci vengono davvero! Li vedi lì che fanno salotto sul davanzale, mangiucchiano parlottano e tutte quelle altre cose che fanno gli uccelini di solito.
Sì insomma, tanto carini, ma non è possibile che da qualche giorno ogni volta che vado in cucina li trovo sul tavolo! Certo, poi volano subito via... ma scagazzarmi il tavolo no, dai!



Ps. Siamo tornati gente!
P.p.s. Find LaCasaOrca on Feisbuk!
P.p.p.s. LaCasaOrca dà il benvenuto a Selvaggio, il nuovo abitanto; contestualmente LaCasaOrca saluta malinconicamente Lo Stratega, venuto a mancare così prematuramente all'affetto della CasaOrca. Stratega, se dovessi leggere, vieni a portarci i soldi della bolletta della luce.

11 luglio 2008

Non abbandoniamolo!

Un blog lasciato all'abbandono...
...come un cane legato al guard rail di un'autostrada, in piena estate, in pieno caldo.

Così da qualche settimana il nostro blog rimane piantato, fermo, in stallo. Periodo di esami?
Certo un periodo impegnativo, che non lascia spazio al vagare del pensiero; un periodo buio, fatto di notti insonni e ansia logorante, un gelato ogni tanto,
e il blog rimane fermo.

Alcuni sono sopravvissuti, sono fuggiti dalla Capitale: sono stremati, però ce l'hanno fatta! Altri continuano a resistere: ce la faranno!

Il blog è diviso tra pre e post esami, tra notti a studiare e notti a danzare, tra ventilatori e bagnasciuga, tra frappè e aperitivi!
La Casa è alla ricerca di nuove sinergie, nuovi spunti, una nuova ispirazione.

Tranquilli, il blog è solo a riposo, in attesa di una nuova alba!
A presto!

15 giugno 2008

Firefox 3 - un browser veramente completo

Finalmente la lunga attesa è arrivata al termine:
la data ufficiale del rilascio di Firefox 3 sarà il 17 Giugno, 2008
(in Italia dalle ore 19.00)

Download Day - Italian


Grazie alle oltre 15000 nuove migliorie in campo tecnico, Firefox 3 si attesta come il browser web più veloce, sicuro e intuitivo:

- elevato livello di innovazione grazie a nuove funzionalità, come la gestione dei segnalibri con un clic, la barra degli indirizzi intelligente e una performance dalla spiccata rapidità;
- funzionalità di protezione dal phishing e dal malware, non ultima la funzionalità di identificazione immediata del sito web;
- funzionalità di controllo ortografico integrato, il ripristino di sessione e lo zoom dell'intera pagina consentono una navigazione su web più rapida ed efficiente;
- più di 5000 componenti aggiuntivi in grado di personalizzare la vostra esperienza in Rete.

Una volta provato sarà difficile tornare agli antichi sistemi!
Parola della CasaOrca!

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10 maggio 2008

Prostitute Poem - Gong


Poesia di una prostituta
Gong (Angel's Egg, 1973)


E' notte
Non è notte
Sono felice
Non sono felice
Sono triste
Non sono triste
E' presto
E' tardi
Je marche
Je marche pas

Bonsoir monsieur
Tu viens avec moi?
Tu viens mon cheri?
Oui monsieur, viens
Tu es pret?
Viens...

Ca m'est egal
Cosa vuoi che faccia?
Je veux - je veux pas
Ti tocco - et c'est dur monsieur
Non è così
Te lo faccio capire...
capire l'amore... l'amore
Fammi andare a fondo...
Ohhh...

Je dois manger - n'importe quoi
Prendo un pezzo della tua mente e la divoro
Sto divorando la tua mente
Sto divorando il tuo corpo
Viens ici ici
Vieni voglio il tuo corpo
Viens, viens faire l'amour
Faire l'amour
Faire l'amour

Vieni tra le mie braccia
Bacio le tue labbra
Muori
Voglio il tuo corpo
Non voglio il tuo corpo
De quoi s'agit-il?
Bonne nuit - buonanotte
Bonjour - buongiorno
E' notte - E' giorno
E' mattino
C'est ca, non?

06 maggio 2008

La vicenda di Europa7

La Corte Europea ci sta mettendo in mora e se Rete 4 non lascerà spazio a Europa 7 dovremo pagare 300 mila euro al giorno con effetto retroattivo da Gennaio 2006.
Oggi dalle 11 il Consiglio di Stato si riunirà per dare la sentenza conclusiva che segnerà l'epilogo della vicenda.

In breve...

Nel luglio 1999, Europa 7 ottiene dallo Stato Italiano la concessione per una rete nazionale, ma il Governo D’Alema non le assegna le frequenze per iniziare a trasmettere, alla stessa data Retequattro non ottiene la concessione.
Dall’aprile 2000 al giugno 2001 il Governo Amato si disinteressa completamente della vicenda di Europa 7, permettendo in questo modo a Retequattro di continuare a trasmettere senza concessione.
Nel novembre del 2002 la Corte Costituzionale con la sentenza n. 466 stabilisce che Retequattro deve dismettere definitivamente le trasmissioni terrestri entro il 31 dicembre 2003.
Il 24 dicembre 2003 Silvio Berlusconi firma un decreto legge ("salva Retequattro") per superare tale termine, il Presidente Ciampi firma il decreto nonostante quest’ultimo impedisca l’attuazione della sentenza della Corte Costituzionale.
Il Governo Berlusconi nell’aprile del 2004 approva la legge Gasparri, la quale infischiandosene della sentenza della Corte, consente a Retequattro di continuare a trasmettere nonostante non abbia la concessione, mentre Europa 7 viene esclusa ancora una volta.
Il Parlamento Europeo nel maggio del 2004 approva una risoluzione nella quale esprime preoccupazione che l’anomalia italiana si propaghi ad altri paesi dell’Unione, ed invita la Commissione Europea ad assumersi le sue responsabilità.
Il Consiglio d’Europa composto da 45 Paesi, approva nel giugno del 2004 una risoluzione che deplora l’esclusione di un potenziale operatore televisivo, Europa 7, vincitore della gara pubblica per la diffusione televisiva sulle frequenze occupate da Retequattro del Gruppo Mediaset.
Il 19 luglio 2005 il Consiglio di Stato, con un dispositivo di ben 61 pagine, riconosce tutti i diritti e le ragioni di Europa 7 e invia alla Corte di Giustizia n. 10 quesiti nei quali ravvisa che la Gasparri e il decreto legge Berlusconi non rispettano le direttive Europee.
Il 19 luglio 2006 la Commissione Europea DG Concorrenza mette in mora l’Italia per la legge Gasparri, poiché non rispetta le direttive Europee.
Il 13 settembre 2006 il ministro Gentiloni risponde alla Commissione Europea DG Concorrenza riconoscendo il non rispetto delle direttive Europee della legge Gasparri e si impegna a correggerla.
Il 12 ottobre 2006 il Governo Prodi approva il disegno di legge Gentiloni che, non solo non risolve il problema Europa 7, ma non ne riconosce nemmeno i diritti e non rispetta la sentenza della Corte Costituzionale.
Il 30 novembre 2006 di fronte alla Corte di Giustizia Europea, il Governo Prodi, tramite l’avvocatura dello Stato, fa propria la posizione del Governo Berlusconi e difende addirittura la legge Gasparri.
Ben quattro Governi, quindi, non hanno voluto e non vogliono riconoscere ad Europa 7 il diritto a trasmettere.
Il 19 luglio 2007 di nuovo la Commissione Europea DG Concorrenza dichiara l’infrazione dell’Italia a causa della legge Gasparri e denuncia che quest’ultima ha avvantaggiato Retequattro a danno di Europa 7.
La Commissione dà un termine di due mesi al Governo Prodi per provvedere.
Il 31 gennaio 2008 la Corte di Giustizia Europea stabilisce che i regimi transitori susseguitisi con la legge Maccanico, il decreto legge "salva Retequattro" e la legge Gasparri non rispettano le direttive europee e che, quindi, il lungo periodo transitorio di cui ha beneficiato Retequattro è illegittimo e, riconosce ad Europa 7 il diritto ad avere le frequenze per trasmettere (l'articolo su Repubblica.it).

L'intervista a Francesco Di Stefano, patron di Europa 7
di G. Valentini da Repubblica.it del 1 febbraio 2008

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16 aprile 2008

Chi è Silvio Berlusconi

I primi passi

Nasce il 29 settembre 1936 a Milano, da Luigi Berlusconi,
impiegato alla Banca Rasini, e Rosa Bossi, casalinga.
Comincia la sua attività di costruttore nei primi anni '60,
giovane e senza disponibilità economiche,
dà inizio ad una escalation di acquisti miliardari!

Per esempio: il 26 settembre 1968,
acquistò dal conte Bonzi un terreno per edificare "Milano2"
pagandolo 3 miliardi di lire.

Dove ha preso i soldi? I soldi venivano dalla Banca Rasini,
dove il padre di Berlusconi lavorava
(passò da semplice impiegato a direttore generale).
La Banca Rasini è una delle banche indicata dai giudici di Palermo
come una di quelle usate dalla mafia per riciclare il denaro,
può vantare come correntisti i principali boss della mafia:
Pippo Calò, Totò Riina, Bernardo Provenzano.

Fonti:
Procura di Palermo e Caltanissetta;
it.wikipedia.org/wiki/Banca_Rasini


Soldi Soldi Soldi

La Fininvest, il gruppo finanziario e televisivo di Berlusconi,
tra il 1978 ed il 1983 ricevette finanziamenti di 113 miliardi di lire
(equivalenti ad oltre 300 milioni di euro nel 2006).
L'origine dei finanziamenti è tutt'ora ignota.
La procura di Palermo nel '98 incaricò Francesco Giuffrida
(tecnico della Banca d'Italia)
per indagare sui flussi finanziari che arrivarono alla Fininvest.
Giuffrida non riuscì a capire la provenienza di quei soldi
perché come dice lui stesso:
"[...] le operazioni appaiono costruite ad arte per
dissimulare la reale provenienza del denaro,
poichè il complesso sistema di società holding,
attraverso cui essi passarono,
rende impossibile rintracciarne la fonte
".

Fonti:
Procura di Palermo e Caltanissetta;
it.wikipedia.org/wiki/Banca_Rasini


Mafia

La Mafia non compare solamente come finanziatrice dell'impero Berlusconi, essa stringe forti legami con il cavaliere!
Il pubblico ministero Luca Tescaroli durante il processo
sulla strage di Capaci, dichiarò che Totò Riina qualche giorno prima
dell'attentato a Falcone incontrò Berlusconi e Dell'Utri.

Chi è Dell'Utri?
È il braccio destro di Berlusconi, è l'ideatore del
partito "Forza Italia" (è senatore di F.I.),
è l'uomo che porta nella villa di Arcore
Vittorio Mangano per assumerlo come stalliere.
Dell'Utri nel 2004 venne condannato dai giudici di Palermo
a 9 anni di reclusione per "associazione mafiosa".

Chi è Mangano?
È lo "stalliere" della villa Berlusconi
però il Cavaliere lo fa partecipare alle cene di famiglia e lavoro,
gli fa accompagnare i figli a scuola e la moglie a fare shopping!
In realtà Mangano è un boss della Mafia condannato nel 2000
all'ergastolo per traffico droga-mafia-omicidio.

Fonti:
Requisitoria 3/10/2000 Caltanissetta, Procura di Palermo;
Ultima intervista a Borsellino (21/05/1992)


P2

A Berlusconi la Mafia siciliana non bastava,
così nel '78 si iscrive alla P2.

Cos'è la P2?
L'esistenza di una loggia massonica segreta guidata da Licio Gelli,
denominata "Propaganda 2", emerge nel marzo del 1981 dalle indagini
dei magistrati di Milano.
Negli elenchi della loggia (953 persone)
erano iscritti i nomi di 4 ministri o ex ministri,
44 parlamentari, tutti i vertici dei servizi segreti,
il comandante della Guardia di finanza, alti ufficiali dei Carabinieri,
militari, prefetti, funzionari, magistrati, banchieri, imprenditori,
direttori di giornali, giornalisti,
e Berlusconi con la tessera numero 1816.

Una commissione parlamentare d'inchiesta emanò una legge che sciolse la P2, una settimana dopo, il governo presieduto da Arnaldo Forlani dà le dimissioni e i capi dei servizi di sicurezza sono tutti licenziati.

A cosa mirava la P2?
Durante una perquisizione venne trovato il programma della P2,
nominato "piano di Rinascita Democratica" che,
attraverso il controllo dei mass media, mirava al controllo dei sindacati,
della magistratura e al rafforzamento in senso autoritario
del potere istituzionale.
Molti nomi della P2 sono ancora segreti e
molti sono i misteri che avvolgono alcune morti degli
iscritti come Roberto Calvi o Mino Pecorelli.
Questa associazione garantì a Berlusconi un credito illimitato
presso alcune banche affiliate per non parlare dei "favori" e "sconti"
da parte della finanza e magistratura.

Fonti:
Commisione parlamentare d'inchiesta sulla loggia P2 (Legge 23/09/1981, n. 527);
it.wikipedia.org/wiki/P2;
www.misteriditalia.com/loggiap2


Agganci Politici

A fornire i soldi, come abbiamo visto, ci pesava la Mafia,
ma Berlusconi per consolidare il suo impero aveva bisogno di leggi.
Anche questa volta venne aiutato.

Da chi?
Da Bettino Craxi
(condannato in vari processi per tangenti e corruzione per un totale di 10 anni)suo fedele amico e padrino di battesimo della figlia Barbara Berlusconi.
Nel 1984 il Cavaliere acquistò l'emittente Rete 4 dalla Mondadori,
arrivando a possedere tre network televisivi nazionali.
La legge dell'epoca non permetteva alle emittenti private
di trasmettere su tutto il territorio nazionale,
ma Berlusconi trasmetteva liberamente e illegalmente!
Tre pretori, di Torino, Pescara e Roma, sequestrano gli impianti che
consentono le trasmissioni illegali.
Craxi nello stesso anno vara un decreto urgente
(il primo "decreto Berlusconi") per legalizzare la situazione illegale.
Ma il decreto non viene convertito in legge perché incostituzionale.
Craxi ne vara un altro (il secondo "decreto Berlusconi"),
minacciando i partiti alleati di andare alle elezioni anticipate
in caso di nuova bocciatura del decreto.
E nel febbraio '85 il decreto sarà approvato,
dopo che il governo avrà posto la questione di fiducia.

Come si sdebita Silvio?
I pubblici ministeri di Milano hanno rintracciato almeno 6 milioni di dollari, che sarebbero passati dai conti bancari esteri della Fininvest
a conti bancari in Tunisia, che la magistratura ritiene controllati da Craxi.

Fonti:
opuscolo "Berlusconi", distribuito da Gianni Vattimo a tutti i Parlamentari europei;
www.giannivattimo.it/Berlusconi.pdf


Nuovi amici!?

Ormai orfano dei suoi amici politici, travolti dallo scandalo Tangentopoli
(Craxi fugge in Tunisia), Berlusconi entra direttamente in politica
per gestire personalmente i suoi affari.

Durante un colloquio con Enzo Biagi, Berlusconi rivelò:
"[...]devo entrare in politica perché sennò mi fanno saltare per aria [...]
e avrò delle noie giudiziarie!
".
Maurizio Cartotto, consulente di Berlusconi,
chiamato a testimoniare in vari processi, dichiara:
"[...] Berlusconi diceva che se non fosse entrato in politica
sarebbe stato accusato di essere mafioso!
".

Nel 27 Marzo '94 vince le elezioni ma il 22 dicembre è costretto a dimettersi per una mozione di sfiducia della Lega Nord.
L'ex Ministro delle Riforme Umberto Bossi tra il 94 e il 99 disse
testualmente in vari interventi riportati sui giornali:
"[...] Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori...
Berlusconi è l'uomo della mafia [...]
La Fininvest è nata da Cosa Nostra [...]
sono stato io a metter giù il partito del mafioso [...]
L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding,
di cui 16 occulte, furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano,
la Banca Rasini, la banca di Cosa Nostra [...]
Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende
possa fare gli interessi dei cittadini? [...]
Le sue televisioni sono contro la Costituzione [...]
bisogna portargliele via.
Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sudamerica!
"

Fonti:
Wide Angle documento TV Americana Giornali 94-99;
www.giannivattimo.it/Berlusconi.pdf


Le leggi ora me le faccio da solo!

- Legge sulle rogatorie internazionali, che le rende più complesse;
- Abolizione della tassa sulle successioni e donazioni per i grandi patrimoni;
- Depenalizzazione del falso in bilancio nella disciplina dei mercati finanziari;
- Condono fiscale;
- Legge Cirami sul legittimo sospetto;
- Lodo Schifani sulla sospensione dei processi alle alte cariche dello Stato;
- Decreto spalma-debiti per le società sportive;
- Decreto salva Rete4;
- Legge Gasparri di riforma del sistema radiotelevisivo nazionale;
- Legge Frattini sul conflitto d'interessi;
- Previdenza complementare che favorisce il sistema assicurativo;
- Norme sul digitale terrestre che finanziano la vendita di decoder;
- Legge ex Cirielli che accorcia i termini di prescrizione di molti reati;
- Inappellabilità delle sentenze di proscioglimento


Processi

Elencare tutti i processi sarebbe troppo lungo e noioso,
ne riportiamo solo alcuni:

> 1990
La Corte d'appello di Venezia lo dichiara colpevole
di aver giurato il falso davanti ai giudici,
a proposito della sua iscrizione alla lista P2.
Berlusconi viene dichiarato colpevole,
Il reato è estinto per l'intervenuta amnistia del 1989.

> 1991
Berlusconi accusato di concorso in corruzione in atti
giudiziari, per aver pagato i giudici di Roma in modo da
ottenere una decisione a suo favore nel Lodo Mondadori,
che doveva decidere la proprietà della casa editrice.
La Corte d'appello, decide nel giugno 2001
che per Berlusconi è ipotizzabile il reato di corruzione semplice
e grazie alla concessione delle attenuanti generiche,
ha ottenuto la prescrizione del reato ed ha evitato la condanna.

> 1998
In primo grado viene condannato a due anni e quattro
mesi per i 23 miliardi versati tramite il conto All Iberian a BettinoCraxi.
La sentenza di Appello (secondo grado) sancisce che il reato è
estinto per prescrizione (è passato troppo tempo) e che
«per nessuno degli imputati emerge dagli atti l'evidenza dell'innocenza».
La sentenza definitiva (terzo grado) condanna Berlusconi
al pagamento delle spese processuali.

>
La procura di Palermo ha indagato su Berlusconi e Dell'Utri
per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco.
Nel 1998 l'indagine è stata archiviata per scadenza
dei termini massimi concessi per indagare.
Dell'Utri, in un altro procedimento, è stato condannato a Palermo
a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa,
dagli atti risulta che Forza Italia sarebbe stata fondata
per fornire nuovi agganci politici alla mafia e
che Berlusconi sarebbe stato messo da Dell'Utri nelle mani
della mafia fin dal 1974.

> 2000
Berlusconi è accusato di aver corrotto i giudici
durante le operazioni per l'acquisto della Sme.
Nel 2004 Berlusconi viene assolto per prescrizione.

> 2005
Falso in bilancio. La Finivest avrebbe spostato, tra
il 1989 e il 1996, fondi neri per almeno 2 mila miliardi di lire.
I giudici della seconda sezione penale del tribunale di
Milano hanno assolto Silvio Berlusconi e gli ex manager Fininvest
dall'accusa di falso in bilancio, in quanto il fatto non costituisce reato:
grazie alla riforma del diritto societario del 2001,
approvata dal Governo Berlusconi.

> 2006
Indagini in corso per: Diritti televisivi, Frode fiscale,
Appropriazione indebita, Tangenti a David Millis,
Corruzione giudiziaria, Violazione della legge antitrust spagnola,
frode fiscale.

Fonti:
Sentenze Tribunali;
it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi/Procedimenti_giudiziari


Conclusioni

Queste informazioni censurate dai media,
possono essere facilmente reperite su Internet,
l'unica fonte di informazione libera rimasta!
Se volete saperne di più, andate su google e cercate parole come
"processi berlusconi", "chi è berlusconi", "libertà informazione italia".

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07 aprile 2008

il Giornaletto

Ebbene sì,
finalmente anche la CasaOrca è stata raggiunta dal giornaletto:
"C'era una volta il modello Roma di Veltroni e Rutelli" made in Mondadori.

...

Commentando il suddetto giornaletto:
- Secondo te quale potrebbe essere una soluzione per i Rom a Roma?
- Ammazziamoli!
- mhmm... una soluzione più economica?

01 aprile 2008

Lettera a Savonarola

Frittole, estate quasi 1500

Santissimo Savonarola,
quanto ci piaci a noi due!
Scusa le volgarità eventuali.

Santissimo,
potresti lasciar vivere Vitellozzo, se puoi, eh...?

Savonarola!
che c'è? E che è? Oh... Diamoci una calmata, eh, oh... e che è?
Qua pare che ogni cosa, ogni cosa,
uno non si può muovere che questo e quello, e pure per te.
Oh!

Noi siamo due personcine perbene
che non farebbero male nemmeno a una mosca,
figuriamoci a un santone come te, anzi.

Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi,
senza chiederti nemmeno di stare fermo,
puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto.

Scusa per il paragone tra la mosca e il frate,
non volevamo minimamente offendere.

I tuoi peccatori di prima,
con la faccia dove sappiamo,
sempre zitti, sotto.


28 marzo 2008

Tibet libero!


Ci sono volute le Olimpiadi per far sì che l'Occidente finalmente acquistasse un minimo di consapevolezza su quello che accade in Tibet, o almeno per far sì che la gente comune ne venisse a conoscenza. Sono anni che questo genocidio (perché per quanti eufemismi si vogliano usare, di questo si tratta) va avanti, anni durante i quali i politici si sono voltati tranquillamente dall'altra parte, durante i quali hanno stretto cordialmente la mano ai capi di stato cinesi, colpevoli della strage che va avanti, senza rimorsi, senza ripensamenti, con schifosissima arroganza.

E i politici che non hanno fatto nulla, che in nome di interessi economici hanno fatto finta di non vedere la reale situazione sono colpevoli quanto loro.
E la Chiesa che se ne sta zitta di fronte ad un massacro, di nuovo.
Ora tutti a fare a gara a chi boicotta meglio le Olimpiadi. Sì, giustissimo boicottiamo le Olimpiadi, stiamocene a casa lasciando che i cinesi continuino la loro opera indisturbati, lontano dagli occhi di chi ha il dovere di criticarli e di fermarli.

Boicottare é solo una delle strade che si possono intraprendere, anche il Dalai Lama non l'ha ritenuta la strada più giusta.

Partecipare e rendere il mondo consapevole di quello che succede é la cosa migliore che si possa fare. Dare visibilità alla cosa. I politici non si muovono se la gente che deve votarli non grida a gran voce quello che vuole.

E se la gente rimane nel proprio bozzolo, concentrata solo su se stessa, come può indignarsi per le ingiustizie? Dovremo leggerlo fra vent'anni sui libri di storia per dire che quello che sta succedendo ora é uno schifo? Faremo come col genocidio degli Ebrei, ci limiteremo a piangere quando ormai sarà troppo tardi? Questo che stiamo vivendo ora é uno dei tanti genocidi che avvengono oggi nel mondo e che volutamente ci vengono fatti ignorare, in nome di non si sa bene cosa.

Forse é ora di guardarci in giro, per vedere come va il mondo...

www.tibet.org
www.italiatibet.org
www.comunitatibetana.org
www.peacereporter.net

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19 febbraio 2008

Emergenza rifiuti

Le norme igieniche della Casa Orca vertono in condizioni pessime.

L'accumularsi indiscriminato di rifiuti di ogni genere ha portato al collasso definitivo il piccolo inceneritore domestico (a destra nella foto), che dopo svariati tentativi di rianimazione non ha più dato segni di vita.

Altre forme di vita, invece, sono giunte abbastanza presto a volteggiare sul cumulo di immondizia, oramai parte integrante della Casa: i gabbiani, gabbiani reali per la precisione, appartenenti non per sbaglio alla categoria degli uccelli spazzini.
Ebbene, è' da sottolineare che ci hanno dato una mano a smaltire l'ingombro per quanto si è potuto, ma poi a prendere il sopravvento sono stati maleodore e liquidi corrosivi.

Non c'è stato più nulla da fare: ci siamo appellati anche noi alle cariche alte dello Stato.

commissiario De Gennaro:
"Ordine, ci vuole ordine! Bisogna che gli abitanti della Casa Orca si diano da fare: pulite quella cazzo di cucina!!!"

Fabio (dal Parlamento Europeo):
"Ragazzi vergogna! Siete quelli che i Belgi chiamano les incompétents!"

18 febbraio 2008

LaCasaOrca correrà da sola

(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Anche LaCasaOrca correrà da sola alle prossime elezioni. Lo fa sapere stamane il portavoce della CasaOrca che aggiunge "non tutti sono in vendita; noi lo eravamo, ma non a un prezzo così basso dai!" La nuova formazione politica, che ha già ottenuto il sostegno di autorevoli personaggi quali Amanda Lear, il premio nobel Al gore e l'attore americano Peter Griffin, fa sapere che a breve si terrà la costituente e le primarie per decidere il segretario di partito; "e dopo una salsicciata a Piazza della Liberazione darà ufficialmente il via alla Campagna Elettorale!". Il partito ha le idee chiare: "abbiamo già il nostro programma politico, che da sempre cerchiamo di portare avanti e che è basato sulle 5 P: Prodromi, Parcelle, Prime-time e Pterodattilo." Un primo commento è arrivato da Pippo Baudo: "mi rallegro per la notizia e invito tutta la CasaOrca a guardare il Festival".


(da Ansa.it)

12 febbraio 2008

Pompelpini!?

Combinazione vincente

Due ricche signore si incontrano dopo anni.
"Come hai fatto i soldi?"
"Avevo mandarini e aranci e ho fatto i mandaranci! Tu?"
"Io una cosa simile: avevo pompelmi e pini, un successo mondiale!!!"

...

Scusate, ma i pompelpini che frutti sono?

...

Stendiamo pure un velo pietoso.

05 febbraio 2008

Ma Stella!

Ma Stella 1

(ANSA) - ROMA, 3 FEB - E' stato revocato l'obbligo di dimora imposto a Sandra Lonardo, moglie dell'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella. A quanto si e' appreso il provvedimento sarebbe stato notificato nel pomeriggio. Era stato disposto lo scorso 29 gennaio dal Tribunale del Riesame di Napoli. Soddisfazione di uno degli avvocati della Lonardo, Titta Madia, che ha sottolineato che domani la presidente del Consiglio regionale di Napoli potra' essere al suo posto.

E così è passato tutto... Alzi la mano chi di voi pesa, come me, che era tutto un inganno per dare a Ma Stella l'occasione di far cascare il gov prima che Vel-tron e Berlusca si mettessero d'accordo per la legge elettorale, segando gli udeuri e gli altri partitini...


Ma Stella 2

(ANSA) - BENEVENTO, 4 FEB - Prima di partire per Napoli per ritornare a lavoro, Sandra Lonardo con marito e figli si e' recata a Piana Romana a Pietrelcina. La presidente Lonardo si e' soffermata per alcuni minuti davanti all'Olmo, dove comparvero per la prima volta le stimmate a Padre Pio. Dopo alcuni minuti di raccoglimento e preghiera, e' ripartita verso Napoli.

Quando leggo 'ste cose mi viene il dubbio che non si stia passando proprio della mia stessa religione...

04 febbraio 2008

Fiori d'arancio per gli amici della Casa Orca


La Casa Orca porge i suoi migliori auguri di una vita serena e fondata sulla fedeltà ai suoi due grandi amici, da poco convolati a giuste nozze, Carla (detta Carletta) e Nicolas.

Ci scusiamo con i due novelli sposi per non aver potuto accettare l'invito e per non aver preso parte alla funzione. Sappiamo quanto ci avreste tenuto ma purtroppo, con la campagna elettorale per le elezioni ormai imminenti e gli esami universitari, abbiamo dovuto, seppur con enorme rammarico, rinunciare. Oltretutto gli impegni del Signor Pokoto a Bruxelles, avrebbero impedito alla guida spirituale della Casa Orca di dare la sua benedizione alla coppia.

Rimedieremo quanto prima, venendovi a trovare e portandovi i biscotti che a Nicolas piacciono tanto.

Buon viaggio di nozze, e ancora Auguri.

27 gennaio 2008

intercettazione del 24/1/08

- Pronto
- Pronto, Signor Romano?
- Sì?
- Sono io.
- Ah, Signor Pokoto! Buonasera. Come sta?
- Io bene, lei invece?
- Potevo stare meglio...
- Insomma, non mi posso allontanare un attimo dall'Italia che mi fa cadere il Governo?
- Eh sì, mi dispiace... Non sono riuscito a fare di meglio
- E che si aspettava da Clemente! Gliel'avevo detto io...
- Sì lo so, ma io mi fidavo stavolta
- Eh lei crede troppo nelle persone... Lei è troppo buono, non è fatto per la politica
- Infatti adesso basta, voglio godermi la pensione e rilassarmi insegnando. Oppure vengo a Bruxelles, là mi vogliono tanto bene...
- Sì sì, lo so, qui parlano tutti bene di lei... Sù, non si deprima, stia sù. Chi non la vuole non la merita! Adesso cosa pensa che succederà?
- Torna Berlusca e ci divertiamo di nuovo un po'. Oppure Walter riesce a tenercelo lontano, ma la vedo dura...
- Pazienza Romano, pazienza. Male che va, se l'Italia farà più schifo di così ce ne veniamo a vivere qui, in Europa; che dice?
- Con molto piacere! Ma la pasta ce la portiamo dall'Italia, visto che lì a Bruxelles la Barilla costa 1,70 al pacco
- Vero, però le zucchine stanno a 1,49 al chilo. Romano, lei è stato fregato su questo, sulle zucchine, perché in Italia il prezzo è salito troppo e la gente dopo il 27 del mese non poteva comprare più le zucchine...
- Eh sì, ora lo so. Ma allora io ero convinto che eliminando il costo di ricarica ai cellulari la gente avrebbe potuto comprare le zucchine con quei soldi risparmiati
- E invece ha fatto male i suoi conti... Mi tolga un'ultima curiosità Romano: perché di nuovo non avete fatto la legge sul conflitto di interessi e la riforma del sistema televisivo?
- Berlusconi mi ha promesso che non avrebbe più abusato dei suoi mezzi di comunicazione e che avrebbe rinunciato a tutte le sue aziende
- Lei è una persona troppo buona Romano, non è fatto per la politica... Vada a dormire ora, immagino sia molto stanco
- Sì, sto cadendo in piedi. Grazie per la telefonata Signor Pokoto
- Si figuri. Mi saluti Flavia.
- Non mancherò. Lei quando lo incontra mi saluti José Manuel
- Certamente, lo vedo ogni giorno al Berlaymont, mi domanda sempre di lei
- Sì, è una brava persona anche lui. Buonanotte allora
- Buonanotte Romano.

21 gennaio 2008

Scoglionato!

Periodo nero, esami alle porte, stress galoppante, dalla tv nessuna buona notizia...
...mi viene in mente una canzone che quando sto giù mi tira un pò su!


>



Si! Ora ti sentirai meglio!

"Scoglionato": la nuova hit della Casa!

15 gennaio 2008

Eppur si muove?

15/01/2008
Questa è una delle immagini aggiornate provenienti direttamente dal satellite della Casa Orca.
Finalmente coloro che appoggiavano il Sistema Tolemaico possono dire la loro senza vergognarsi e prendersi una rivincita, a questo punto meritata!


"Io Galileo, fìg.lo del q. Vinc.o Galileo di Fiorenza, dell'età mia d'anni 70, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Emin.mi e Rev.mi Cardinali, in tutta la Republica Cristiana contro l'eretica pravità generali Inquisitori; avendo davanti gl'occhi miei li sacrosanti Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l'aiuto di Dio crederò per l'avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna la S.a Cattolica e Apostolica Chiesa. Ma perché da questo S. Off.o, per aver io, dopo d'essermi stato con precetto dall'istesso giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opinione che il sole sia centro del mondo e che non si muova e che la terra non sia centro del mondo e che si muova, e che non potessi tenere, difendere ne insegnare in qualsivoglia modo, ne in voce ne in scritto, la detta falsa dottrina, e dopo d'essermi notificato che detta dottrina è contraria alla Sacra Scrittura, scritto e dato alle stampe un libro nel quale tratto l'istessa dottrina già dannata e apporto ragioni con molta efficacia a favor di essa, senza apportar alcuna soluzione, sono stato giudicato veementemente sospetto d'eresia, cioè d'aver tenuto e creduto che il sole sia centro del mondo e imobile e che la terra non sia centro e che si muova; Pertanto volendo io levar dalla mente delle Eminenze V.re e d'ogni fedel Cristiano questa veemente sospizione, giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede non fìnta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie, e generalmente ogni e qualunque altro errore, eresia e setta contraria alla S.ta Chiesa; e giuro che per l'avvenire non dirò mai più ne asserirò, in voce o in scritto, cose tali per le quali si possa aver di me simil sospizione; ma se conoscerò alcun eretico o che sia sospetto d'eresia lo denonziarò a questo S. Offizio, o vero all'Inquisitore o Ordinario del luogo, dove mi trovarò.

Giuro anco e prometto d'adempire e osservare intieramente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo S. Off.o imposte; e contravenendo ad alcuna delle dette mie promesse e giuramenti, il che Dio non voglia, mi sottometto a tutte le pene e castighi che sono da' sacri canoni e altre constituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate.

Così Dio m'aiuti e questi suoi santi Vangeli, che tocco con le proprie mani.

Io Galileo Galilei sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione e recitatala di parola in parola, in Roma, nel convento della Minerva, questo dì 22 giugno 1633.

Io, Galileo Galilei ho abiurato come di sopra, mano propria"

Galileo Galilei,
abiura letta inginocchiato davanti ai cardinali inquisitori
22 giugno 1633